///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 13,47-53
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
Terminate queste parabole, Gesù partì di là.
Parola del Signore.
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Commento al Vangelo Mt 13,47-53
«Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
Ho sempre pensato che in questo versetto del Vangelo è racchiusa tutta la forza della Tradizione della Chiesa.
Infatti tra chi immagina la Tradizione come un guscio dentro cui nascondersi dalla precarietà del mondo e chi invece la contesta pensando di poterne fare a meno, Gesù propone la via più giusta che è la capacità di saper tenere insieme cose antiche e cose nuove. Ciò non riguarda solo la Chiesa ma ogni esperienza umana.
Infatti delle volte passiamo la vita volendo ripetere solo ciò che hanno fatto i nostri genitori e i nostri nonni, e altre volte passiamo la maggior parte dei nostri anni a contestare ogni singola cosa che ci è stata data.
La verità però risiede nella capacità di saper fare tesoro di un’appartenenza e di avere però il coraggio di essere sé stessi operando anche delle novità inedite.
Ciò non è mai indolore, ma non dobbiamo temere questa conflittualità che nasce dalla vita stessa, anzi è proprio essa il segno della vita.
Oggi ci viene posta una domanda decisiva: che rapporto abbiamo con ciò che abbiamo ricevuto come tradizione dagli altri? E quanto coraggio abbiamo di assumerci la nostra responsabilità nel prendere delle decisioni nuove?
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Santo del giorno: Santi Nazario e Celso – Martiri