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26 Giugno 2024 – Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 7,15-20

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete.
Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.
Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».

Parola del Signore.

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Commento al Vangelo Mt 7, 15-20

Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete”.

In un mondo dominato dall’apparenza, Gesù indica una via di discernimento più profonda: i frutti. Mai credere a ciò che ci viene messo a credere nelle apparenze. La verità di qualcosa la si vede dai frutti che produce. Se una cosa che pretende di essere buona produce invece divisione, sensi di colpa, conflitti, tristezza, angoscia, è sicuro che non viene da Dio.

Quante esperienze, anche all’interno della Chiesa, dovremmo avere il coraggio di epurare proprio perché sotto la falsa veste di religiosità, preghiere, vangelo, si celano invece logiche settarie, di manipolazione, di male, logiche diaboliche di veri lupi travestiti da agnelli.

Bisogna diffidare da ciò che mettiamo in vetrina e andare invece a ciò che le cose portano nel cuore della gente. Tutto ciò che libera, che è segno di redenzione, questo viene da Dio.

Tutto ciò che invece chiude, condanna, mette al margine è sicuramente frutto del male. Lo stesso discorso lo potremmo fare nei riguardi della famiglia.  Cosa producono alcune relazioni familiari: sensi di colpa, giudizi, paralisi di volontà e di scelte? Bisogna avere il coraggio di dire che non basta essere nella stessa famiglia per essere al sicuro dalle relazioni tossiche, e lì dove si manifestano relazioni di questo genere, non c’è sangue o cognome che tenga.

Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere”.

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Santo del giorno: Santi Giovanni e Paolo, martiri