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21 Settembre 2023 – Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9.9-13
 
In quel tempo, mentre andava via, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Parola del Signore.

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Commento al Vangelo Mt 9, 9-13

La festa dell’evangelista Matteo non è una festa qualunque, perché è la festa di uno di quei discepoli che più di molti altri hanno fatto l’esperienza dell’amore di Dio. E l’amore di Dio consiste in una cosa molto semplice: amare anche quando non conviene. Fidarsi di qualcuno anche quando è inaffidabile. Scommettere sulle cause perse. Perdere la faccia per qualcuno che nella vita ha già mostrato il peggio di sé.

In pratica l’amore di Dio è un amore impopolare. Matteo è uno di questi, e Gesù senza prediche o condizioni chiama quest’uomo:

Andando via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì”.

Perché Gesù lo ha scelto? Perché proprio lui? Tutti dovremmo farci questa domanda: perché Dio dovrebbe amare proprio me? Perché ha dato la vita proprio a me?

Rispondere sarebbe di un ingenuità pazzesca. La verità è che per capire il motivo per cui Dio delle volte ci ama così, non abbiamo nessun altro modo se non cogliere l’opportunità di quell’amore e cambiare vita.

Matteo non avrebbe mai immaginato che cosa ne sarebbe stato di lui dopo quell’esperienza. Non poteva sapere quanto importante sarebbe stato il suo contributo, la sua opera. Certe cose le capisci solo dopo, e le comprendi solo attraverso un esercizio di profonda gratitudine. Di certo però oggi ci rimane un monito incandescente di Gesù:

Andate dunque e imparate che cosa significhiMisericordia io voglio e non sacrificio”.

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Santo del giorno: San Matteo – Apostolo ed Evangelista