///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 2,18-22
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».
Parola del Signore.
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Commento al Vangelo Mc 2,18-22
C’è un dettaglio che colpisce nella predicazione di Cristo: le sue parole non solo risultano faticose da capire a scribi e farisei, ma risultano poco digeribili anche ai discepoli di Giovanni Battista. E ciò per un motivo molto semplice: se gli scribi e i farisei sono irrigiditi sullo schema della Legge, i discepoli di Giovanni sono ossessionati dalla sobrietà e dall’ascetismo del loro maestro.
Gesù invece vuole introdurre un modo nuovo di vivere la fede: non avere a cuore innanzitutto la performance ma il volto di Colui per cui vale la pena fare qualcosa. Ecco perché risponde in questo modo:
Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo e allora digiuneranno.
La novità di Gesù non è in una nuova religiosità, o in una nuova teologia o morale, ma è tutta nel motivo per cui vale la pena una fede, un pensiero, una scelta. La novità è Egli stesso. Gesù è il motivo vero per cui vale la pena fare tutto. Senza questa svolta radicale noi risulteremmo come vestiti vecchi rattoppati, o come vino nuovo in otri vecchi.
In entrambi i casi creeremmo non una cosa nuova ma un danno maggiore. Infatti se il cristianesimo è solo la riproposizione di culti e credenze del passato con solo nomi e immagini diverse allora non c’è nessuna novità.
Infatti non a caso certi modi di essere cristiani e certe pratiche rasentano il paganesimo. La vera novità però è la persona di Gesù. È in Lui che si gioca tutto il nuovo. Ecco perché dobbiamo domandarci se la nostra fede ha al centro la Sua persona o solo alcune pratiche religiose che portano il Suo nome.
Don Luigi Maria Epicoco
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Santo del giorno: Sant’Antonio, Abate
PREGHIERA A SANT’ANTONIO ABATE
Glorioso S. Antonio, come ci edifica e commuove il vostro esempio!
Seguendo il consiglio del Vangelo, rinunciaste alle ricchezze e
agli agi ritirandovi nel deserto.
Poi, benché vecchio, con la sete del martirio in cuore,
lasciaste la solitudine per convertire gli infedeli e
rinforzare nella fede i cristiani vacillanti.
Vi preghiamo di ottenerci lo zelo nella fede,
l’amore alla Chiesa, e la perseveranza nel bene.
Vorremmo chiedervi anche l’eroismo di osservare
i consigli evangelici per essere associati
con maggior merito alla vostra gloria in Cielo.
Amen
(Fonte: www.santantonioabatenelpianalto.it/)