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16 Gennaio 2025 – Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 1,40-45

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

Parola del Signore.

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Commento al Vangelo Mc 1, 40-45

C’è una pubblicità che Gesù rifugge continuamente. È la fama che gli viene dai suoi miracoli. Per Lui i miracoli non servono a farsi un nome, a creare audience e a far crescere la Sua popolarità. Egli compie miracoli solo perché gli stanno a cuore le persone che ha di fronte. Non vuole sfruttare la loro sofferenza per se stesso, per la Sua missione, per una sorta di marketing evangelico.

È questo il motivo per cui nel vangelo di Marco soprattutto, Gesù tenta (invano) di convincere le persone a non fare troppo clamore rispetto al loro incontro con Lui. Accade così anche per il lebbroso del Vangelo di oggi:

Gesù lo congedò subito, dopo averlo ammonito severamente, e gli disse: «Guarda di non dire nulla a nessuno, ma va’, mostrati al sacerdote, offri per la tua purificazione quel che Mosè ha prescritto; questo serva loro di testimonianza»”.

Si dovrebbe obbedire a qualcuno che ti ha salvato la vita, ma è talmente incontenibile la gioia che ti porti dentro che è praticamente impossibile rimanere in silenzio:

Ma quello, appena partito, si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare apertamente in città; ma se ne stava fuori in luoghi deserti, e da ogni parte la gente accorreva a lui”.

La conseguenza è drastica: Gesù non riesce più ad entrare nell’intimità della casa delle persone, ma è costretto a stare fuori dalle città per permettere alle folle di non farsi male nel tentativo di avvicinarsi a Lui.

Credo che un’esperienza simile l’abbiano vissuta anche tanti santi. Contro la loro volontà divengono così famosi che non riescono più ad avere diritto alle cose semplici, raccolte, intime. Penso a san Pio da Pietrelcina, ma anche a santa Bernadette di Lourdes, o al curato d’Ars.

Quando si incontra Cristo nell’umanità di qualcuno è impossibile che questo non crei problemi di ordine pubblico così come il Vangelo di oggi ci testimonia.

Se le nostre Chiese sono vuote lo sono per due motivi: o perché Gesù ci sta preservando da uno stress simile, oppure perché la nostra santità ha qualche problema a rendersi visibile.

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Santo del giorno: San Marcellino I – Papa