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15 Ottobre 2022 – Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12,8-12
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».

Parola del Signore.

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Commento al Vangelo Lc 12,8-12

“Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato”.

Tutto può esserci perdonato, tranne il non lasciarci amare. Lo Spirito Santo è l’Amore, e non si può bestemmiare l’Amore. Infatti è l’Amore a salvarci. Chi si sente amato sperimenta cosa sia il paradiso, ma se disprezza l’Amore si condanna a sperimentare il suo contrario, cioè l’assenza di Amore, cioè l’inferno.

Non pensiamo quasi mai che noi siamo così liberi da poter fare la differenza. Oggi il Vangelo ci domanda cosa ne vogliamo fare dello Spirito Santo, cosa ne vogliamo fare dell’Amore di Dio. Se ci lasciamo amare, sarà questo stesso Amore a istruirci su tutto.

Sarà esso stesso a condurci nella direzione giusta:

“Quando vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire; perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire”.

È il grande insegnamento di Santa Teresa d’Avila, che insegnava un tipo di preghiera che non aveva nulla a che fare con la semplice ripetizione di parole, ma con il consolidare la relazione con questo Amore che a noi si è rivelato nella persona di Gesù Cristo. Pregare, per lei, non era semplicemente dire delle cose, ma rivolgersi a Qualcuno.

Se nella preghiera si perde di vista “Chi” ci sta dinnanzi, allora essa diventa solo un palliativo psicologico, un modo come un altro per mettere al centro il nostro io e le nostre patologie. Invece pregare è smettere di guardare noi stessi e cominciare a guardare Qualcuno che solo per il fatto che c’è ed esiste, fa cambiare in sostanza tutta la nostra vita.

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Santo del giorno: Santa Teresa d’Avila – Vergine e Dottore della Chiesa

Preghiera allo Spirito Santo – Santa Teresa d’Avila

O Spirito Santo,

sei Tu che unisci la mia anima a Dio: muovila con ardenti desideri e accendila con il fuoco del Tuo Amore.

Quanto sei buono con me, o Signore: sii per sempre lodato e benedetto per il grande amore che effondi su di me!

Dio mio e mio Creatore, è mai possibile che vi sia qualcuno che non ti ami?

Per tanto tempo non ti ho amato! [O Spirito Santo,]  concedi all’anima mia di essere tutta di Dio e di servirlo senza alcun interesse personale, ma solo perché è Padre mio e mi ama.

C’è forse qualche altra cosa che io possa desiderare?

O Signore [Gesù Cristo], come sono sproporzionati i nostri desideri alle tue meraviglie, le quali sono più grandi di ogni nostra richiesta».

Santa Teresa d’Avila, Pensieri sull’amore di Dio, 5,5-6.