NOVENA AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA E SECONDA DELLE SEI APPARIZIONI DELLA MADONNA DI FATIMA
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Novena al Cuore Immacolato di Maria
===6° GIORNO===
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Santissima Trinità, Padre e Figlio e Spirito Santo, io Vi adoro profondamente e Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i Tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi ed indifferenze con cui Egli stesso è offeso. E, per i meriti infiniti del Suo Sacratissimo Cuore e del Cuore immacolato di Maria, Vi domando la conversione dei poveri peccatori.
Dagli Appelli del messaggio di Fatima di Suor Lucia – “Appello alla devozione al Cuore Immacolato di Maria”: “Gesù vuole (…) stabilire nel mondo la devozione al mio Immacolato Cuore.
…. Tale è la generazione di questa donna ammirevole: Cristo in sé e nel suo Corpo Mistico. E Maria è la madre di questa discendenza destinata da Dio a schiacciare la testa del serpente infernale.
Vediamo così come la devozione al Cuore Immacolato di Maria si deve stabilire nel mondo attraverso una vera consacrazione di conversione e donazione. Come nella consacrazione il pane e il vino si convertono nel corpo e sangue di Cristo, siamo assorbiti con l’essere vitale nel cuore di Maria.
E’ in questo modo che il Cuore Immacolato di Maria dev’essere per noi il rifugio e la via che porta a Dio. ….”
Memorare
Ricordati, o piissima Vergine Maria,
che non si è mai inteso al mondo
che qualcuno sia ricorso alla tua protezione,
abbia implorato il tuo aiuto,
chiesto il tuo patrocinio
e sia stato da te abbandonato.
Animato da tale confidenza,
a te ricorro, o Madre,
Vergine delle vergini,
a te vengo, e, peccatore come sono,
mi prostro ai tuoi piedi a domandare pietà.
Non volere, o Madre del divin Verbo,
disprezzare le mie preghiere,
ma benigna ascoltale ed esaudiscile. Amen.
(San Bernardo di Chiaravalle)
Recitare tre Ave Maria
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13 Giugno 1917 – seconda apparizione della Madonna a Lucia, Francesco e Giacinta, Pastorelli di Fatima.
Dopo aver recitato il rosario con Giacinta e Francesco ed altre persone presenti, vedemmo di nuovo il riflesso della luce che si avvicinava (e che noi chiamavamo «lampo»); e, subito dopo, la Madonna sopra l’elce, tutto come nel mese di maggio.
– Che cosa volete da me? – domandai.
– Voglio che veniate qui il 13 del mese che viene, che recitiate il rosario tutti i giorni e che impariate a leggere. Poi vi dirò quello che voglio.
Chiesi la guarigione di un malato.
– Se si converte, guarirà quest’anno.
– Vorrei chiederVi di portarci in cielo.
– Sì, Giacinta e Francesco, li porterò tra poco. Ma tu resterai qua ancora per un po’. Gesù vuol servirsi di te, per farmi conoscere e amare. Lui vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore immacolato.
– E io resto qui sola sola? domandai afflitta.
– No, figlia. E tu soffri molto? Non ti scoraggiare. Io mai ti lascerò.
Il mio Cuore immacolato sarà il tuo rifugio e il cammino che ti condurrà fino a Dio. – Fu nell’istante in cui disse queste ultime parole che aperse le mani e ci comunicò per la seconda volta il riflesso di quella luce immensa. In essa noi ci vedevamo come immersi in Dio. Giacinta e Francesco pareva che stessero nella parte di quella luce che si elevava verso il cielo e io in quella che si diffondeva sulla terra. Davanti al palmo della mano destra della Madonna c’era un cuore circondato da spine che pareva vi stessero conficcate. Comprendemmo che era il Cuore immacolato di Maria oltraggiato dai peccati dell’umanità, che voleva riparazione.
Tratto dal libro: LUCIA RACCONTA FATIMA. Memorie, scritti e documenti di Sr. Lucia – Queriniana ed.7a, 2013