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Novena a San Giuseppe in tempi difficili

Settimo giorno

Salve Custode del Redentore e Sposo della Vergine Maria. A te Dio affidò il Suo Figlio. In te Maria ripose la Sua fiducia. Con te Cristo diventò uomo. O beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi, e guidaci nel cammino della vita. Ottienici Grazia, Misericordia e Coraggio, e difendici da ogni male. Amen

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Viviamo spesso l’amore come bisogno di trattenere a noi ciò che amiamo, ma l’atto più grande dell’amore è saper lasciare andare. Il Vangelo ci racconta una strana vicenda legata a Gesù quando aveva circa dodici anni. Con La madre e il padre si reca a Gerusalemme nei giorni di festa, ma nel viaggio di ritorno rimane nella città santa senza che nessuno dei suoi, e della carovana se ne accorgesse. Quando Maria e Giuseppe si accorgono della sua assenza, tornano a cercalo. Lo ritrovano dopo tre giorni di angoscia e spavento. E’ forse il primo gesto che testimonia la crescita di Gesù. Non può restare dentro i confini di una relazione che protegge e basta. Ha bisogno di spiccare il volo, di trovare la sua strada, di fare la volontà del Padre Suo. Giuseppe non dice una parola. Accetta. Accoglie questa trasgressione come una tappa dell’amore stesso. E’ Maria a parlare, come ogni Madre non si rassegna facilmente a questa nuova fase della vita.

San Giuseppe, padre prestato che lasci libero, insegnaci a capire che l’amore vero non può mai diventare possessivo, e seppur abbiamo una gran voglia di tenere per noi ciò che amiamo, fa che comprendiamo che l’amore vero è permettere che l’altro sia libero fino in fondo, fino a perderlo dal nostro controllo. Dona a noi che siamo sempre bisognosi di essere rassicurati l’esperienza di sentirci spinti ad osare. Guarisci i nostri aggettivi possessivi, e fa che possano diventare dei silenzi assensi, come lo è stato il tuo, perchè, in fondo, amare significa permettere che l’altro divenga davvero se stesso, e non per forza ciò che noi speriamo. Solo così l’amore non diventa prigione, e l’angoscia si trasforma in gioia.

Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre

Don Luigi Maria Epicoco