✦ Ottavo giorno ✦
Salve Custode del Redentore e Sposo della Vergine Maria. A te Dio affidò il Suo Figlio. In te Maria ripose la Sua fiducia. Con te Cristo diventò uomo. O beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi, e guidaci nel cammino della vita. Ottienici Grazia, Misericordia e Coraggio, e difendici da ogni male. Amen
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Il lavoro è una delle cose più preziose nella vita di una persona. Lo è perché gli permette di vivere, di esprimersi, di sentirsi utile al mondo. Per questo molte volte la mancanza di lavoro è una ferita che tormenta le persone da dentro, con una sofferenza che li fa sentire incompresi dagli altri, e con un’umiliazione che li carica di rabbia. Il lavoro è importante, e per un cristiano lo è soprattutto perché attraverso il lavoro ci si può far santi. Di San Giuseppe noi ricordiamo soprattutto il suo mestiere di falegname. La creatività di quest’uomo non poteva non avere un corrispettivo nell’appellativo di artigiano. Gesù stesso ha lavorato e imparato questo mestiere, mostrando a ognuno di noi quello che San Paolo scriverà più tardi “Chi non vuole lavorare neppure mangi”. Viviamo in una società che rifiuta l’idea della fatica del lavoro, e se lo accetta è solo per l’utile che produce, e non per la dignità che ci dà, e per l’educazione del carattere che imprime in noi.
San Giuseppe, uomo che lavora, riconciliaci con la nostra fatica quotidiana. Fa che non viviamo con frustrazione ciò che siamo chiamati a fare, e fa che possiamo testimoniare con la passione per le cose, che è possibile farsi santi anche nelle cose più umili della vita. Intercedi per i tanti che non trovano un lavoro, e riscatta la dignità di chi è sfruttato. Liberaci dall’edonismo che ci fa fuggire sempre dalla fatica, e fortifica il nostro carattere sempre pronto a scorciatoie e furbizie. Che tutti abbiano il pane quotidiano e chi fa più fatica trovi il miracolo della condivisione dei fratelli.
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre
Don Luigi Maria Epicoco