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13 Gennaio 2023 – Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 2,1-12

Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.
Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati». Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico -: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua».
Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

Parola del Signore.

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Commento al Vangelo Mc 2,1-12

La scena dello spericolato miracolo raccontato nel Vangelo di oggi è illuminante per capire quale rapporto esiste tra i credenti e il resto del mondo. Ma partiamo dall’inizio: Gesù entra in una casa. Ormai la sua presenza e la sua parola hanno immediatamente come effetto il tutto esaurito.

C’è così tanta gente che non si riesce più a passare, e nemmeno l’evidente stato di fragilità di un paralitico smuove le persone a fare spazio. Chi però porta sulle proprie spalle la lettiga di quest’uomo non si arrende.

Si arrampicano sul tetto, cercano il punto dove si trova Gesù, si fanno spazio tra le travi e calano giù quest’uomo:

Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati».

Delle volte il nostro mondo è come un paralitico incapace di reggersi in piedi e di andare da qualche parte. Il nostro mondo non ha speranze che lo aiutano a stare davvero in piedi, e molto spesso non ha grandi ideali che lo spingono a camminare.

Esso è come un uomo disperato, che non riesce ad andare da nessuna parte di buono, e non ha né fede né preghiere da rivolgere a Dio. Ma bastano quattro amici che si mettono insieme ed ecco che questo paralitico può svoltare.

La Chiesa è lì dove ci sono quattro amici che con fede trovano il modo di portare questo mondo al cospetto di Dio.

La loro preghiera, la loro testimonianza, i loro sacrifici, la loro creatività, la loro missionarietà ottengono il perdono del paralitico.

Essere perdonati significa essere messi nella condizione di poter ricominciare, rimettersi in cammino, avere un’altra possibilità.

Finché ci saranno credenti così, questo mondo non è perduto totalmente ma ha ancora una possibilità. Non dobbiamo quindi rassegnarci, ma dobbiamo ingegnarci come questi quattro barellieri. È questa l’ansia missionaria che ci deve sempre animare. 

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Santo del giorno: Sant’ Ilario di Poitiers – Vescovo e dottore della Chiesa