Per  una maggiore comprensione del messaggio che “Nostra Signora del Rosario” ci ha dato a Fatima, affidandolo ai tre Pastorelli Lucia, Francesco e Giacinta, ogni sabato, escluso il primo sabato del mese, leggiamo e riflettiamo su  alcuni stralci dell’opera “ Gli Appelli  del messaggio di Fatima”  scritto da Suor Lucia di Gesù e del Cuore Immacolato ( nome assunto da religiosa da Lucia dos Santos, pastorella di Fatima).

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Appello alla fede

“Desidero ora riandare al Messaggio che il buon Dio, attraverso la sua Santissima Madre, affidò agli umili pastorelli della Cova da Iria, per rinnovare all’umanità di oggi, in particolare ai pellegrini di Fatima, i suoi appelli di sempre.

Dire pellegrini di Fatima è lo stesso che dire pellegrini della pace; (.…) In ogni modo, siamo tutti pellegrini della pace: tutti desideriamo e aspiriamo ai giorni della pace, a vivere in pace. Ma questa pace non sarà raggiunta finché non prenderemo la legge di Dio a norma e guida dei nostri passi. Ebbene, tutto il Messaggio di Fatima è un richiamo a questa Legge divina. (.…)

Quando sono avvenute le apparizioni, io ancora non conoscevo questa Legge; avevo appena un’idea molto limitata e imperfetta, come qualsiasi altro bambino semplice e ignorante, com’ero allora, (.…) E benché sia poi vissuta in ambienti più colti, confesso che solo molto lentamente ho acquisito questa conoscenza, grazie alla luce che Dio mi ha dato.

A dire il vero, soltanto molto tempo dopo che si erano verificati questi fatti e dopo che li avevo descritti mi è stata permessa la lettura del libro della Sacra Bibbia. Ed è stato solo allora che ho compreso il vero senso del Messaggio, anche se mi era stato dato di comprenderlo già prima, ma in senso meno concreto.”

Primo appello del Messaggio: MIO DIO IO CREDO (1° parte di 3)

Eravamo nella primavera del 1916… Immagino io, perché allora, come bambina, non mi preoccupavo delle date e probabilmente non avrei saputo nemmeno dire in che giorno del mese eravamo! Allora, dunque, mentre gli umili pastorelli di Fatima si trovavano alle coste di quello che è chiamato il monte del “Cabeço”, (…) videro ad una certa distanza un giovane, come se fosse di luce, che si avvicinava, e che, arrivato accanto a loro, disse: “Non temete. Sono l’Angelo della pace. Pregate con me”. E, inginocchiandosi a terra, piegò la fronte fino al suolo e ripetè per tre volte le seguenti parole: “Mio Dio, io credo, adoro, spero e vi amo. Vi chiedo perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano e non vi amano“.subito dopo si alzò e concluse dicendo: “Pregate così; i cuori di Gesù e Maria sono attenti alla voce delle vostre suppliche“.

Il primo appello che Dio qui ci manda attraverso il suo rappresentante è un appello alla fede: Mio Dio, io credo!

La fede e alla base di tutta la vita spirituale. E’ attraverso la fede che crediamo nell’esistenza di Dio, nel suo potere, nella sua sapienza, nella sua misericordia, nella sua opera redentrice, nel suo perdono e nel suo amore di Padre.

E’ attraverso la fede che crediamo nella chiesa di Dio, fondata da Gesù Cristo, e nella Dottrina che ci trasmette e mediante la quale saremo salvi.

E’ la luce della fede che guida i nostri passi, conducendoci per la via stretta che porta al Cielo.

E’ attraverso la fede che vediamo Cristo nei nostri fratelli, e li amiamo, li serviamo e li aiutiamo quando hanno bisogno del nostro aiuto.

Ed è ancora attraverso la fede che ci viene la certezza della presenza di Dio in noi; la certezza di essere sempre sotto lo sguardo di Dio. È uno sguardo di luce, onnipotente e immenso. (….)

Ma la fede non consiste solo nel credere nell’esistenza di Dio, nel suo potere e nella sua sapienza; ha molte altre diramazioni, lungo le quali si stende e alle quali deve arrivare la nostra piena adesione. …….