///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///
Mt 8, 28-34
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, giunto Gesù all’altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli andarono incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella strada. Ed ecco, si misero a gridare: «Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?».
A qualche distanza da loro c’era una numerosa mandria di porci al pascolo; e i demòni lo scongiuravano dicendo: «Se ci scacci, mandaci nella mandria dei porci». Egli disse loro: «Andate!». Ed essi uscirono, ed entrarono nei porci: ed ecco, tutta la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare e morirono nelle acque.
I mandriani allora fuggirono e, entrati in città, raccontarono ogni cosa e anche il fatto degli indemoniati. Tutta la città allora uscì incontro a Gesù: quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio.
Parola del Signore.
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Commento al Vangelo Mt 8, 28-34
Tutto quello che non possiamo controllare tendiamo ad escluderlo o a smontarlo nel suo mistero affinché non abbia presa su di noi. Forse per questo negli ultimi secoli abbiamo cominciato ad approcciarci al male pensandolo solo in chiave simbolica, e non in chiave reale. Cosi gli esorcismi raccontati nel Vangelo non li abbiamo più considerati fatti di cronaca, ma solo modi attraverso cui gli evangelisti volevano far passare un messaggio. Il male è un fatto, e lo è in una maniera tremenda. Gli esorcismi raccontati nel Vangelo non sono certamente messi lì come articoli di giornale, ma sono raccontati a partire da fatti veri accaduti nella vicenda di Gesù. Certamente chi li racconta li inserisce in una lettura teologica, ma credo che il Vangelo prima di ricordarci cosa Gesù può contro il male, voglia ricordarci innanzitutto che il male esiste! La prima vittoria del male è farci credere che tutti i nostri problemi sono solo paturnie di uomini o tra uomini, questioni solo di pensieri, errori o ferite. Il male esiste e lavora costantemente contro di noi. Prima lo accettiamo e prima permettiamo a Cristo di combatterlo in noi e per noi. Nel racconto di oggi esso si manifesta come una violenza che sbarra la strada:
“erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada”.
Molte volte nella vita ci sembra che la strada sia sbarrata oltre le nostre forze. Dobbiamo allora ricordarci che Cristo può liberare ogni strada e può trasformare la fatica di un ostacolo (anche se è il demonio a metterlo) in un modo di santificarci, di farlo concorrere al nostro bene. Il male può sbarrarci la strada ma non può fermare il nostro cammino. L’ Amore di Dio che ci arriva attraverso Cristo ci aiuta a trasformare ogni tentazione in occasione, ogni ostacolo in opportunità, ogni chiusura in trampolino di lancio. Cristo non solo ci libera dal male, ma ci libera anche nonostante il male. È questo quello che il male non comprende, motivo per cui non si accorge che molte volte invece di distruggere fortifica.
Don Luigi Maria Epicoco
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Santo del giorno: Santi Primi martiri della santa Chiesa di Roma