///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,51-56
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme.
Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Parola del Signore.
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Commento al Vangelo Lc 9, 51-56
Nel racconto dell’evangelista Luca tutto il suo vangelo è costruito su una sorta di viaggio che conduce Gesù fino al suo destino ultimo a Gerusalemme, ma c’è un momento preciso in cui il camminare di Gesù diventa chiaramente un viaggio verso una meta precisa ed è proprio il racconto della pagina del Vangelo di oggi:
“Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme e mandò avanti dei messaggeri”.
È interessante come l’evangelista Luca voglia suggerirci che ad un certo punto scatta dentro Gesù la decisione chiara di dare la vita per tutti, e ciò sembra un riferimento alle nostre piccole esperienze che hanno anch’esse il bisogno di essere chiarificate con delle nostre decisioni.
Infatti si può amare una persona ma non ancora decidere di dare la vita per lei. Si può fare un lavoro ma non ancora decidere di dare il massimo in esso. Si può avere una vita di fede ma non ancora decidersi per la santità. Insomma ci possono essere tante cose nella nostra vita ma ciò che conta è capire quali decisioni abbiamo preso rispetto ad esse.
Gesù ci insegna questa radicalità che non lascia più nessun fraintendimento. Ma il racconto di Luca mette in evidenza la reazione di chi gli sta intorno facendo emergere una totale chiusura rispetto proprio a questa sua decisione.
Il mondo ci vuole mediocri, quando invece diventiamo radicali veniamo percepiti come scomodi. Ma non serve rispondere con violenza così come suggeriscono Giacomo e Giovanni, davanti a certe chiusure bisogna solo non lasciarci distrarre dal nostro obiettivo.
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Santo del giorno: San Dionigi l’Areopagita