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20 marzo 2023 – Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 1, 16.18-21.24a

Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.

Parola del Signore.

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Commento al Vangelo Mt 1, 16.18-21.24a

Ci sono santi che sono essi stessi Vangelo, cioè la loro vita e la loro testimonianza sono davvero una “buona notizia”. San Giuseppe è tra questi. La sua santità è proporzionata al suo silenzio, alla sua umiltà, a quella apparente marginalità che occupa nei racconti evangelici. Infatti basta scorrere i racconti che lo vedono protagonista ed ecco subito appare chiaro ai nostri occhi in che cosa dovrebbe consistere la nostra vita.

La prima caratteristica è avere la libertà di sapersi lasciare mettere in discussione dalla realtà. Tutti noi abbiamo delle aspettative nella vita e per molti anni possiamo coltivare speranze e sogni, ma poi la vita si affaccia nella sua nuda e cruda realtà e il più delle volte la realtà delude la nostra immaginazione. Questo tipo di delusione molto spesso fa arenare la vita.

Conosco persone che vivono il resto della propria esistenza arrabbiati del fatto che le cose non sono andate così come si erano immaginati. Ma la nostra fede ci dice chiaramente che Dio non mette mai un desiderio nel cuore dell’uomo per poi negarglielo nella realtà, ma che semplicemente ha un modo di realizzare quel desiderio che può essere misteriosamente diverso da come ce lo aspettavamo.

Giuseppe ama una donna, Maria, immagina con lei la propria vita ma non può lontanamente immaginare cosa lo attende. Egli avrà una vita con questa donna ma in una modalità e in delle circostanze che sfuggono completamente il suo controllo.

Egli invece di arrabbiarsi, accoglie questo mistero e se ne prende la responsabilità. Dio ha gioco facile in Lui perché non solo è un “giusto” ma un uomo in cui funziona la vita spirituale.

Avere una vita spirituale significa avere un canale interiore attraverso il quale il Signore può parlarci, illuminarci, guidarci, incoraggiarci.

I Vangeli, nel caso di Giuseppe, li chiamano sogni, ma essi sono tutti quegli alfabeti interiori attraverso il quale Dio si fa vivo. E Giuseppe ascolta e mette in pratica:

“Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa”.

Dio parla e Giuseppe risponde con i fatti. È questa la santità vera.

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Santo del giorno: San Giuseppe – sposo della beata Vergine Maria