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8 marzo 2023 – Vangelo e commento di don Luigi Maria Epicoco

///Vangelo e commento di Don Luigi Maria Epicoco///

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 20,17-28
 
In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà».
Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno».
Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dòminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

Parola del Signore.

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Commento al Vangelo Mt 20, 17-28

Gesù va a Gerusalemme con la consapevolezza che quello che accadrà lì sarà il compimento del suo destino. È bello sapere che il Vangelo di oggi inizia con il profondo bisogno di Gesù di condividere la verità del suo destino con i suoi discepoli:

«Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito e flagellato e crocifisso; ma il terzo giorno risusciterà».

Non si registra nessuna reazione da parte dei discepoli in merito a questa condivisione così intima, ma il Vangelo ci racconta del goffo tentativo della madre dei figli di Zebedeo di raccomandare i propri figli:

«Di’ che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno».

È chiaro che questa donna non ha nessuna idea di che cosa ha realmente chiesto a Gesù perché se lontanamente avesse immaginato che fine avrebbe fatto Gesù se ne sarebbe ben guardata dal chiedergli di mettere i propri figli alla sua destra e alla sua sinistra.

Gesù avrebbe avuto due compagni nell’apice della sua esperienza terrena, e questi compagni sarebbero stati due ladroni ignari di condividere il loro destino con il Figlio di Dio.

Nessuno dei suoi discepoli, inoltre, avrebbe mai potuto immaginare che avrebbero tutti reso gloria a Dio morendo martiri ma in questo momento descritto dal Vangelo hanno nella loro testa ancora le logiche mondane della carriera.

Gesù deve allora liberarli da simili sciocchezze che non centrano nulla con il messaggio del suo Vangelo e della sua testimonianza:

«I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere. Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo, e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; appunto come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti».

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Santo del giorno: San Giovanni di Dio, religioso, di origine portoghese.